Feb 27, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su la differenza fra me e te….

la differenza fra me e te….

Dopo le più tragicomiche elezioni della storia d’Italia proviamo a non parlar di giaguari

e torniamo a parlar di cose più serie.

Ascoltando la canzone di Tiziano Ferro…la differenza fra me e te mi è venuto in mente di

parlare della differenza fra il mio trading e quello di un trader in valute ….insomma di chi fa il forex

tanto per essere chiari.

Partendo dal concetto che si può guadagnare o perdere in entrambi i casi cambia totalmente

un fattore fondamentale.

Per fare un trading misto a prevalenza obbligazionaria come il mio attuale (e per misto intendo

obbligazioni ,azioni,opzioni) il patrimonio che io ritengo minimo è di 50000 euro investibili.

Per chi fà forex a mio avviso ( e ditemi vi prego se sbaglio) ne bastano 10000.

Gli obbiettivi da raggiungere con un trading diciamo” modello Mario” sono da un 10 a un 20% annuo.

Per chi fa forex con 10000 euro l’obbiettivo deve essere almeno di un 60% annuo.

Per chi poi fa un trading solo obbligazionario aumenta ancora il capitale investito e diminuisce l’obbiettivo.

Uno dei più preparati trader obbligazionario in Italia ha distribuito

a chi gli affidava in gestione il patrimonio un 6% nel 2012

considerando che gestisce qualche milione di euro sicuramente avrà fatto

un 10/12% di guadagno sul capitale gestito

Qual’è quindi il miglior trading?

Quello in cui non si perde soldi!!

l’importante è sapere prima di iniziare che queste sono le regole del gioco

Feb 21, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su in attesa dell'”inciucione”

in attesa dell'”inciucione”

Finalmente domenica andate a votare almeno finisce questa paradossale campagna elettorale.

Si è verificata la mia previsione (anzi consiglio) che la miglior cosa era stare lontano dal bel paese

(finanziariamente parlando) almeno fino dopo il voto.

Direi che è andata anche discretamente l’obbligazione che avevo consigliato e che tutto sommato

ritrovarmi un portafoglio azionario con 3000 Enel (coperte da call vendute)

e 10 put su telecom 0,60 e nient’altro non è per me un male.

Siccome un governo europeo non è plausibile ne pensabile

siamo costretti nostro malgrado a farci

governare da qualcuno di italica razza.

Penso che alla fine ci sarà l’inciucione fra Gargamella e il professore

(purtroppo le sue lauree sono vere e non come quelle del “pierino” Giannino).

E quindi se tale sorte ci aspetta facciamolo alla svelta questo pastrocchio …..diamo un contentino

a Vendola e tiriamo a campà….questa è l’Italia

Feb 17, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su salto nel buio…

salto nel buio…

ci avviamo alla settimana che precede il voto in uno dei paesi più critici per moralità

e per classe politica e industriale dell’intera Europa.

Purtroppo parlo dell’Italia il paese che con la sua tradizione ,la sua storia,la sua cultura,

la sua fantasia,il suo clima e le sue bellezze artistiche e naturali dovrebbe essere il paese

più sviluppato al mondo.

Hanno forse tali risorse la Svezia,la Danimarca o persino la così forte Germania?

Vorrei ricordare a destra a manca e anche a Grillo che i tedeschi hanno perso 2 guerre

sono stati distrutti,divisi, hanno pagato i danni e sono tornati la locomotiva d’Europa.

Come mai?

Detto ciò passiamo alla pratica cosa fare o non fare questa settimana?

Una cosa sicuramente farei, anzi farò: NON FACCIO UN SALTO AL BUIO

Probabilmente salterà fuori un governo ,probabilmente i mercati festeggeranno il dopo voto italiano

ma con il probabilmente non si fanno affari,si fanno scommesse!

Noi se vogliamo scommettere andiamo alla snai e ci facciamo la schedina da 2 euro.

Non giochiamo con i nostri soldi quindi per almeno 5 giorni lontani dall’Italia.

Mi sento una volta tanto di consigliare un obbligazione.

non lo faccio mai ma questa volta vi dò un isin di un titolo che paga il 4% per ogni giorno che il cambio

euro/dollaro resta compreso in un range 1,16/1,47 e quota secondo me a sconto.

XS0557128328

Feb 11, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su due modi….due filosofie

due modi….due filosofie

In un mese di febbraio in cui i mercati scontano ogni tipo di incertezza( neanche il Papa è più una certezza) l’unico spunto che mi viene in mente a parte alcune (anche belle) operazioni di trading veloce

su saipem e eni è una bella e vivace discussione avuta su facebook che metteva a confronto la mia(e non solo mia) visione di come impostare l’operatività e una visione totalmente opposta e rispettabile.

Io opero seguendo grafici molto spogli con pochissimi indicatori (figura nera) alcuni miei colleghi operano

con grafici infarciti di ogni tipo di possibili indicatori (figura chiara).

A ognuno il suo cibo!

C’è chi preferisce un insalatina e chi un panino da mac donaldCATULLO.jpg

Io posto spesso eseguiti e risultati di eseguiti altri mi piacerebbe

facessero lo stesso ma non è questo il punto

Il punto è VOI COSA PREFERITE?

Feb 3, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su settimana di riflessione

settimana di riflessione

La settimana appena trascorsa ci deve porre delle serie riflessioni sul futuro andamento dei mercati.

In primis le vicende di MPS e SAIPEM ,ottime per farci un po di scalping ma deleterie per tutto il mercato

italiano ci devono far pensare.

Hanno sofferto i titoli di stato… e l’Italia è tornata a riscuotere il credito che merita!

I dati macroeconomici sono pessimi in tutta europa Germania esclusa ( chissà come mai?) e anche

Obama tribola non poco davanti ai conti USA.

Riusciremo viste tutte queste incognite non ultima l’incertezza dei risultati elettorali nel bel paese

ha mantenere il trend rialzista fino almeno a fine febbraio?

Ho perso molte delle mie convinzioni in tutto ciò e quindi prediligo almeno per ora operazioni mordi e fuggi

con un portafoglio azionario non superiore al 15-20%

e con un obbligazionario italia non superiore al 20%

………sperando che la mia sia solo eccessiva prudenza

Gen 31, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su una storia vera……

una storia vera……

images.jpgAmo a volte i paradossi o ancor meglio fare paradigmi per spiegare certi concetti,

oggi racconto una storia vera.

Qualcuno mi chiede perchè fai trading con più banche(di trading) e non con una sola?

Un giorno mi trovavo in un forno industriale di un grosso panificatore locale e notai che aveva

due silos per la farina.

Su uno c’era l’etichettta mulino x sull’altro mulino y.

Gli chiesi usi 2 tipi di farina?

No! mi rispose lui la farina è identica come qualità e come prezzo

E allora perchè ti servi da due mulini diversi gli chiesi io?

Mi rispose: perchè quando arriva il rappresentante di un mulino gli ricordo

che se prova a fregarmi in qualità o sul prezzo accanto al suo c’e un altro pronto

a prendersi tutta la fornitura.

Ecco perchè mi servo di più banche

Gen 28, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su tutto ..e niente!…dipende dal momento!

tutto ..e niente!…dipende dal momento!

131715488-cb06017c-ac8a-455d-b3ee-4420a8c8eb77-crop.jpgAnche se amate i cappotti mettereste un bel cappotto di lana

il 15 agosto sulla spiaggia di Mondello?

Andreste forse scalzi sulla tre tre a Madonna di Campiglio

il 27 gennaio perchè amate camminare a piedi nudi?

Se siete masochisti certamente altrimenti vi adattereste al clima e al luogo!

Come? con più strumenti possibili,con ombrelloni,costumi,magari maschera e pinne

a Mondello,con scarponi,sci ,tute termiche etc a Madonna di Campiglio.

Nel trading NO! Anzi nell’investire NO!

E quindi c’è chi compra solo azioni ,chi solo obbligazioni,chi solo etf,chi solo fondi,

chi ancor peggio non si fida neanche di sua madre e legge ottomila riviste per comprare

un soprammobile…poi si fida “del banchiere” …lui si che ha studiato!!!

Non viene in mente alla maggioranza delle persone  che gestiscono i propri risparmi

che non tutti i momenti sono uguali?

Pensiamoci….non andiamo fuori in mutande il 28 gennaio

a meno che in mutande non ci abbia ridotto “l’espertissimo banchiere”

Gen 24, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su Mps…..aumenta la fiducia nei politici

Mps…..aumenta la fiducia nei politici

tratto da il giornale on line “il velino” vi posto un articolo sulla storia recente di questa gloriosa banca

che era l’orgoglio della mia regione e di cui ora rimangono le ceneri.

Poi mi dicono che i politici non sono tutti uguali……infatti tutto cio:

aumenta la fiducia nei politici

 

Scandalo derivati al Monte Pschi di Siena. Bankitalia accusa gli ex vertici di aver nascosto le carte delle operazioni speculative. E mentre il titolo crolla in borsa c’è attesa per l’assemblea di domani chiamata a votare l’aumento di capitale per sbloccare i prestiti del Tesoro. “Un disastro – annota Alberto Statera a pagina 4 di Repubblica – che già sta costando a tutti noi 3,9 miliardi di euro di aiuti di Stato sotto forma di Monti Bond. E — peggio — che rischia di proiettare il contagio a tutto il sistema bancario italiano, che si teme non abbia fatto sufficiente pulizia nei propri bilanci, né ricapitalizzato a dovere. Il famoso “groviglio armonioso”, definizione soave che ci scodellò il potente capo della Massoneria toscana Stefano Bisi, era già da tempo diventato bituminoso per gli scontri tra “rossi” nella città più rossa d’Italia. Rossa da sempre, ma con un potere multicolore forte e compatto intorno alla banca, in un compromesso storico di ferro. Pci, Pds, Ds, i democratici governavano comunque si chiamassero, ma facendo tutti felici nel codice che funzionava garantendo la “centralità millenaria” della banca. A Rocca Salimbeni sono tutti rappresentati: partiti, chiesa, Opus Dei, massoneria, che a Siena è il partito della della borghesia, come diceva Benedetto Croce, e anche del ceto medio impiegatizio e commerciale, secondo Antonio Gramsci. Mancano soltanto i gay, che infatti, più di una volta hanno protestato: perché la Curia ha un posto in Fondazione e noi no? E tutti hanno il loro bel tornaconto. Se, per dire, il plenipotenziario berlusconiano Denis Verdini ha bisogno di qualche milione per far fronte alla bancarotta della sua ex banchetta personale e per le costose abitudini della sua famiglia, il Monte sovviene discreto e generoso. Per non dire dei 200 milioni o giù di lì, raccolti in tutta Italia, ma distribuiti dalla Fondazione a pioggia intorno a Piazza del Campo per garantire il benessere dei 55 mila abitanti. Ma quando la banca entra in sofferenza, il “Sistema Siena” inevitabilmente si sfalda. Nel maggio scorso si dimette dopo pochi mesi dall’elezione il sindaco Franco Ceccuzzi per le risse tra le varie anime del Pd, dalemiani, bindiani, ex margheritini. In quegli stessi giorni, dopo le dimissioni di Giuseppe Mussari, arriva a Siena il nuovo presidente Alessandro Profumo, praticamente insieme a un plotone di finanzieri che, salita la Scala d’Oro realizzata dall’architetto Spadolini (così battezzata per i costi stratosferici), irrompe nel Sancta Santorum dirigenziale del Monte. Trovarono già allora le carte segrete dell’operazione Alexandria, tossiche obbligazioni “salsiccia” — piene di schifezze — per nascondere le cui perdite il Monte si è indebitato per 700 e passa milioni con Nomura? Possibile, visto che la notizia del contratto segreto con Nomura era già comparsa in un blog senese nel marzo precedente. O forse, quella cassaforte non si aprì allora ai finanzieri, che cercavano ancora prove sulle code della stagione dei furbetti del quartierino, quando il Monte acquistò l’Antonveneta dalla Santander: 9 miliardi, quasi 3 in più di quanto pochi mesi prima l’aveva pagata agli olandesi la banca spagnola vicina all’Opus Dei. Corse una stecca da un miliardo e mezzo? O fu solo velleitarismo da piccola capitale bancaria del mondo, ansiosa di scalare la terza posizione tra le banche nazionali, dopo Intesa San Paolo e Unicredit? «Noi siamo lupi, non pecore o orsacchiotti, come diceva Troisi, non ci facciamo mangiare, siamo noi che mangiamo», ringhiò l’allora sindaco Maurizio Cenni. Lupi sospettati che non hanno perso il vizio fin da quando fu acquistata per 2.500 miliardi di lire la Banca del Salento e il dominus dalemiano Vincenzo De Bustis andò a sedersi a Rocca Salimbeni con tutta la sua corte. «La nostra operazione su Antonveneta — ci disse allora Mussari — è stata fatta senza furbi, furbetti e furbacchioni». E allora perché? Forse in onore alla vocazione ecumenica del Sistema Siena che allineava in quell’operazione la banca veneta dei cattolici, i calvinisti olandesi dell’Abn Amro, gli opusdeisti spagnoli del Santander e infine, a prezzi d’affezione, i “rossi” senesi. Ma nonostante i disastri evidenti e il vulnus “reputazionale”, Mussari fu eletto presidente della potente Associazione Bancaria, pare con scarse opposizioni, tra le quali — a quel che si disse — quella del presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa San Paolo, Giovanni Bazoli. Il Sistema Siena, tra risse politiche e scandali finanziari, sembra ormai al collasso, in una condizione di depressione e incertezza dell’intero paese e alla vigilia di elezioni che non si sa se garantiranno non solo governabilità, ma un’effettiva volontà di arretramento della politica da tutto il sistema creditizio con le sue Fondazioni. Come non pensare che gli analisti del Fondo Monetario Internazionale, giunti in Italia proprio ieri, nel giorno del Monte, non si pongano qualche domanda sulla tenuta dell’intero sistema? Se il Monte fosse la punta di un iceberg? Da nord a sud molte banchette sono in amministrazione straordinaria per la gravità delle perdite patrimoniali o per violazioni normative. Ma anche le grandi non stanno tanto bene. La Banca d’Italia garantisce che la quota di derivati degli istituti italiani non supera l’1,6 per cento del valore complessivo dei tredici principali paesi, ma la Banca dei Regolamenti Internazionali lancia l’allarme perché le grandi banche mondiali sono tornate a speculare sui mercati alla vecchia maniera, non hanno fatto pulizia, né ricapitalizzato a sufficienza confidando sugli aiuti di Stato. Qualcuno ha detto che l’arretratezza del nostro sistema creditizio, fatto di banche piuttosto provinciali, ci ha salvato dai grandi default avvenuti altrove. Ma lo scandalo del Monte dei Paschi, con l’accordo segreto tenuto in cassaforte per anni, ridicolizza la tesi consolatoria. In due anni i crediti in sofferenza delle banche italiane sono raddoppiati: da 75 a 121 miliardi e non bastano più gli artifici contabili per salvarne i bilanci. Alcune hanno aumentato gli accantonamenti, ciò che chiede il Fondo Monetario, altre non lo hanno fatto a sufficienza. Se svalutassero correttamente i crediti dubbi, accuserebbero perdite per 23 miliardi, che potrebbero salire a 32 per la recessione e la crisi del mercato immobiliare. Per questo la Bri raccomanda “una sana azione pubblica” che imponga regole più stringenti sul controllo dei rischi e più partecipazione alle perdite degli azionisti e non dei contribuenti. Lo scandalo di Siena fa nascere naturalmente altri sospetti. Infondati, è da sperare. Altrimenti non c’è che da rivolgersi alla Madonna della Misericordia affrescata da Benvenuto di Giovanni del Guasta a Rocca Salimbeni”.

Gen 22, 2013 - Senza categoria    Commenti disabilitati su le bastonate fanno male soprattutto alla mente

le bastonate fanno male soprattutto alla mente

Un usanza (molto barbara) dei cacciatori piemontesi

era quella di educare i propri cani con molto bastone e poca carota.

Mi raccontava uno di loro che una volta aveva un cane che gli mangiava le galline.

In breve per educarlo lo ha messo in un sacco di juta con una gallina

e poi gli ha dato una sonora bastonatura….da quel giorno non gli ha più mangiato una gallina.

Il 2008 ci ha educato (con una sonora bastonatura)

al fatto che in borsa si possono perdere dei bei soldi

avrete anche voi parlato con persone che hanno perso centinaia di migliaia di euro in borsa.

Loro ora hanno paura….e prima di reinvestire in azioni ci pensano mille volte.

Noi non dobbiamo avere paura del mercato dobbiamo avere rispetto delle regole.

Ognuno abbia le proprie regole…..non dico che quelle giuste sono le mie

che non sto a ripetere per la cinquemillesima volta

Se ci mettiamo regole e le rispettiamo il mercato ci offre la possibilità di guadagnare

non facciamoci indicare la via dal bastone ma dal cervello

Finita questa stucchevole lezioncina di filosofia

passiamo alle cose pratiche: resto fiducioso sul mercato almeno fino a marzo

quindi sui ristorni compriamo e sugli eccessi vendiamo .

Oggi ho visto dei segnali non positivissimi come il movimento del Bund e anche quello dell’euro

speriamo siano solo dei fuochi di paglia…..niente paura ma giudizio mi raccomando.

Gen 17, 2013 - Senza categoria    2 Comments

amici EXCELLenti!

Il concetto di disciplina è fondamentale per il trading e questo è assodato.

Disciplina vuol dire anche avere piattaforme di trading pratiche e ben fatte oltre che affidabili

Non possiamo pensare di fare trading con una piattaforma che non sia veloce e precisa.

Questo concetto è ormai direi assodato quello che invece è meno scontato è il concetto

di avere in real time lo specchio del tuo portafoglio

del tuo bilancio attimo per attimo della composizione della cosidetta torta le cui fette

rappresentano i comparti del tuo portafoglio e addirittura la proiezione giornaliera mensile e annuale

del tuo lavoro.

Tutto cio lo ha fatto il mio amico nonchè collega e socio di trading “Ric” il mago dell’EXCELL.

Credetemi da quando uso il suo foglio di lavoro il mio trading è migliorato moltissimo.

Ormai tutti i settori del trading dalle commodities al forex

all’obbligazionario,per non parlare dell’azionario o dei derivati sono diventati campi di battaglia

Non possiamo combattere solo con i fucili e se non abbiamo le testate nucleari

usate dai padroni del gioco (vedi macchinette di Goldman Sachs) costruiamoci almeno un carrarmato

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