giornalisti GIORNALAI
Oggi ci ha telefonato un consulente di una uno dei brokers leader nel mondo nella negoziazione di futures
con uffici a New York, Londra, Chicago, Parigi, Mumbai, Singapore, Sydney, Toronto,
Tokyo, Hong Kong, Taipei, Dubai e Bermuda.
Ha chiamato da Londra dal Sugar Quay palace uno dei palazzi più famosi della city affacciato sul Tamigi
e facendo una chiacchierata(in italiano) ci diceva che in Italia la propensione ad operare in opzioni
è scarsa. Questo perchè la gente ha paura di questo strumento vuoi scoraggiata dalle banche italiane che
a livello di trading on line sono all’età della pietra vuoi dal fatto che è molto più semplice seguire bovinamente
chi pubblicizza il forex o i CFD o per i meno evoluti le”buone azioni”.
Le buoni azioni le faceva San Francesco impariamo a avere paura dei “buoni interessati consigli”
non del nostro cervello!!!
ALTRIMENTI SIAMO NEL 95% CHE PERDE SOLDI!!!!
A proposito una proposta che mi viene in mente dopo aver letto sabato il quotidiano di economia più diffuso
in Italia: quando un giornalista fà una netta analisi per esempio sul Bund e non solo dà consigli la settimana dopo
se ha clamorosamente sbagliato pubblichi un trafiletto dicendo che ha sbagliato se poi risbaglia ripubblichi di nuovo
un articolo che segnala il suo errore, se poi ririsbaglia…….. faccia il cronista sportivo .
FA’ MENO DANNI!!!!!!!!